La Repubblica mercoledì 14 ottobre 2009
IMPRESE & MERCATI
Londra. La recessione mondiale dell’ultimo anno e mezzo ha avuto almeno un effetto positivo: quello di ridurre le emissioni di gas nocivi. Il primo studio sull’impatto globale della crisi economica sul clima rivela che il calo dell’inquinamento dell’atmosfera è stato “significativo” e senza precedenti, offrendo “un’opportunità unica” alla comunità internazionale di invertire la tendenza.
L’analisi compiuta dalla lnternational Energy Agency (Iea, riporta il Financial Times di Londra, ha riscontrato che il declino di emissioni di CO2 è stato nel corso del 2009 superiore a quello di ogni altro anno dal 1969 ad oggi: ha superato perfino il calo che si registrò nel 1981 durante la recessione seguita alla stretta petrolifera. La diminuzione della produzione industriale è la ragione principale per la riduzione dei gas nocivi nell’ultimo anno, ma han pesato anche altri fattori, come l’abolizione di molti progetti, a causa di una minore domanda e della mancanza di finanziamenti, per costruire nuove centrali energetiche a carbone.
Per la prima volta, afferma il rapporto dell’Iea, anche le scelte politiche dei governi per tagliare le emissioni di gas, in particolare grazie ai target fissati da Ue, Usa e Cina, hanno avuto un impatto, incidendo su circa un quarto della riduzione delle emissioni nocive. In generale, il calo “renderà meno difficile tagliare le emissioni ai livelli giudicati necessari dagli scienziati per evitare i rischi del surriscaldamento globale”, dice Fatih Berol, capo economista della Eia. “E’ una finestra di opportunità da usare con un accordo globale sul cambiamento climatico ai summit di dicembre a Copenaghen”.
Enrico Franceschini