Articolo tratto da ‘La Citta’ della Luce’ – 21 novembre 2009.
Sono in molti coloro che in questo periodo ci chiedono un parere sulla vaccinazione contro l’influenza suina, eccoci quindi a fornire qualche indicazione, peraltro facilmente reperibile su vari siti internet.
Un medico, Roberto Gava, ha pubblicato il libro dal titolo L’Influenza Suina A/H1N1 e i Pericoli della Vaccinazione Antinfluenzale, Criteri scientifici di orientamento, Macro Edizioni (link)
Il Dott. Roberto Gava e’ un medico specializzato in Farmacologia Clinica, Tossicologia e Cardiologia che, dopo aver lavorato come ricercatore in ambito universitario ed essere stato autore di due libri di Farmacologia e di piu’ di un centinaio di pubblicazioni scientifiche, da molti anni studia gli effetti immunitari e clinici dei vaccini. Ha scritto vari libri sia divulgativi che scientifici sulle vaccinazioni e in particolare: “Le Vaccinazioni Pediatriche”, “La Sindrome Influenzale in bambini e adulti”, “Vaccinare contro il Papillomavirus?”.
Alcuni dati: l’influenza A/H1N1 e’ molto contagiosa ma poco pericolosa;
i vaccini antinfluenzali sono praticamente tutti inefficaci e comunque meno utili delle piu’ comuni e banali misure di igiene personale;
i vaccini antinfluenzali e i farmaci antivirali possono essere molto pericolosi per alcuni soggetti;
il vaccino contro l’influenza A/H1N1 e’ totalmente inaffidabile, sia perche’ non e’ stato sufficientemente sperimentato, sia perche’ la sua efficacia e’ del tutto teorica, sia perche’ la sua innocuita’ e’ completamente ipotetica e infine perche’ sara’ un vaccino che conterra’ alte dosi di mercurio e di un adiuvante tossico che e’ stato aggiunto per cercare di accrescerne la bassissima efficacia;
l’irremovibilita’ con cui l’OMS porta avanti la sua politica pro-vaccinazione di massa e’ tanto sospetta quanto antiscientifica e molti ricercatori si chiedono cosa si nasconde dietro questa vaccinazione.
Un altro medico, Mauro Stegagno, parla del vaccino H1N1:
http://www.youtube.com/watch?v=wFwlkQdWvGU
Un altro interessante intervento e’ quello di Claudia Rainville, http://www.disinformazione.it/claudia_rainville.htm microbiologa e dodificatrice del metodo “Metamedicina”, esperta psicoterapeuta e conferenziere internazionale. E’ autrice dei libri: “Ogni sintomo un messaggio”, “Guarire le ferite del passato”, “Nati per essere felici e non per soffrire”, “Liberarsi dalle paure e dai sensi di colpa” Altra importante testimonianza e’ quella del Dr.Mercola (www.mercola.com) riportata sul sito http://www.thelivingspirits.net nella traduzione di Cristina Bassi.
Perche’ le vaccinazioni sono un pericolo per il corpo?
Si presume che una vaccinazione ci aiuti a costruire immunita’ nel nostro sistema nei confronti di organismi potenzialmente dannosi che causano malessere e malattia.
Tuttavia il nostro sistema immunitario e’ gia’ programmato per cio’, in risposta ad organismi che invadono il corpo.
La maggior parte degli organismi che generano malattie entra nel corpo attraverso le mucose del naso, della bocca, del sistema polmonare o del tratto digestivo.
Queste membrane mucose hanno un loro sistema immunitario, chiamato IgA.
Questo e’ un sistema di protezione diverso da quello attivato quando il vaccino viene iniettato nel corpo.
Il sistema IgA e’ la prima linea di difesa del corpo.
Ig e’ l’abbreviazione di immunoglobulina.
Dette anche anticorpi, le immunoglobuline sono proteine presenti nel sangue.
Ne esistono cinque tipi (IgA, IgD, IgE, IgG e IgM) Le IgA sono gli anticorpi particolarmente presenti nelle secrezioni (saliva, lacrime, muchi, ecc.).
In quanto tali costituiscono una barriera che le mucose oppongono ad un agente infettivo che vuole introdursi nel nostro organismo.
La sua funzione e’ combattere gli organismi invadenti nei loro punti d’ingresso, riducendo o addirittura eliminando il bisogno di attivare il sistema immunitario del corpo.
Quando s’inietta un vaccino nel corpo e, soprattutto, quando questo lo si combina ad un immuno-adiuvante come lo squalene, il sistema immunitario IgA viene bypassato e il nostro sistema immunitario va su di giri in risposta alla vaccinazione.
Gli ingredienti
I maggiori ingredienti in un vaccino sono i virus morti e quelli vivi che sono stati attenuati (cioe’, indeboliti e resi meno nocivi).
I vaccini contro l’influenza contengono anche un numero di tossine chimiche, incluso: il glicole etilenico (antigelo), la formaldeide,il fenolo (acido carbolico) e antibiotici come neomicina e streptomicina.
In aggiunta ai virus e ad altri additivi, molti vaccini contengono anche immuno-adiuvanti come l’alluminio e lo squalene.
L’immuno-adiuvante aggiunto al vaccino ha lo scopo d’aumentare (l’effetto “turbo”…) la risposta immunitaria alla vaccinazione.
Gli adiuvanti fanno si che il sistema immunitario iperreagisca alla introduzione dell’organismo contro il quale si e’ stati vaccinati.
Questi adiuvanti si suppone che facciano il lavoro piu’ velocemente (ma certamente non in modo innocuo).
Gli adiuvanti riducono la dose del vaccino quindi, tanto meno sara’ il vaccino richiesto per ogni individuo, tanto piu’ dosi individuali saranno disponibili per le campagne di vaccinazione di massa.
Il governo USA ha contratti con molte case farmaceutiche per sviluppare e produrre vaccini contro la febbre suina. Almeno due di queste aziende, la Novartis e la GlaxoSmithKline, stanno usando un adiuvante nei loro vaccini H1N1.
Cosa fa l’adiuvante squalene ai topi
Adiuvanti di vaccini su base oleosa come lo squalene, a lungo raggio temporale non hanno dimostrato di produrre risposte immunitarie concentrate e ininterrotte. Inoltre, una ricerca del 2000 pubblicata nell’American Journal of Pathology ha dimostrato che una singola iniezione dell’adiuvante squalene sui topi, ha attivato “una infiammazione cronica, mediata immunologicamente sull’articolazione”, altresi nota come artrite reumatoide.
Cosa fa lo squalene agli esseri umani
Il nostro sistema immunitario riconosce lo squalene come una molecola d’olio indigena del corpo
Essa si trova in tutto il sistema nervoso e nel cervello.
Infatti, si puo’ consumare squalene in olio d’oliva.
Il sistema immunitario non solo la riconosce, ma si avvale anche delle sue proprieta’ antiossidanti.
La differenza tra “squalene buono” e “squalene cattivo” dipende dal metodo attraverso il quale essa entra nel corpo.
L’iniezione e’ una via d’ingresso anormale, che incita il sistema immunitario ad attaccare tutto lo squalene nel corpo, non solo quello contenuto nell’adiuvante.
Il sistema immunitario, quindi, tentera’ di distruggere la molecola ovunque la trovi, inclusi i luoghi dove e’ vitale per la salute del sistema nervoso.
Secondo la dr Viera Scheibner, in precedenza eminente ricercatore scientifico per il governo australiano: “…questo adiuvante contribui’ alle reazioni a cascata chiamate “Gulf War Syndrome,” (sindrome della Guerra del Golfo) documentate nei soldati coinvolti nella Guerra del Golfo. I sintomi da loro sviluppati includevano: artrite, fibromialgia, adenopatia, irritazioni cutanee fotosensitive, fatica cronica, emicranie croniche, perdita abnorme di peli, lesioni cutanee non guaribili, ulcere da afte, vertigini, debolezza, perdita di memoria, attacchi epilettici, cambi di umore, problemi neuropsichiatrici, effetti antitiroidei, anemia, alto tasso di sedimentazione degli eritrociti, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, fenomeno di Raynaud, sindrome di Sjorgren, diarrea cronica ecc.”
La scienza e’ latitante
Non esiste al presente una scienza medica che possa garantirci la sicurezza dei vaccini.
La scienza e i promotori di vaccini (che include, forse, anche il vostro medico di fiducia), non conoscono le loro conseguenze a lungo termine sulla nostra salute e su quella dei nostri figli.
Studi su pazienti controllati sono durati mediamente solo due settimane.
Eppure, malattie autoimmuni come quelle viste nella sindrome del Golfo spesso necessitano di anni prima di venire diagnosticate, causa la vaghezza dei sintomi iniziali. Lamentele circa emicranie, fatica e dolori cronici sono sempre sintomi di malattie e disturbi seri.
Cosa si puo’ fare per la prevenzione:
Prendersi cura della propria salute per eliminare il rischio di contrarre influenza.
La chiave ovviamente e’ tenere il proprio sistema immunitario in buona salute.
Ecco alcuni promemoria in tal senso, che il dr Mercola segnala:
Eliminare gli zuccheri. Il consumo di zucchero ha un effetto immediatamente debilitante sul sistema immunitario.
Prendere Omega 3 di buona qualita’.
Fare esercizio fisico.
Avere un livello ottimale di Vit D, la cui carenza causa anche i malesseri influenzali stagionali; un buon livello di questa vitamina permettera’ di combattere le infezioni.
Dormire molto e con qualita’.
Gestire lo stress in modo efficace, se c’e’ eccesso di stress il corpo non sara’ in grado di fronteggiare le infezioni.
Lavarsi le mani, ma non con un sapone antibatterico; usare un sapone naturale senza sostanze chimiche.