Spesso quando ci svegliamo, i sogni sfumano senza lasciare traccia.
Per riuscire a ricordarli quando ci svegliamo dobbiamo usare qualche stratagemma.
Se utilizziamo qualche complemento per ricordare possiamo farlo sia alla sera che al risveglio.
Ad esempio alla sera possiamo:
- Creare dei piccoli rituali per dare un ancoraggio alla memoria
- usare un cuscino che ci piace particolarmente per dare un motivo quasi magico
- Ricorrere ad un vero acchiappasogni, la reticella magica dei pellerossa per catturare i brutti sogni
- usare delle frasi evocatrice prima di dormire e darsi un preciso indirizzo: voglio fare un sogno questa sera e domani voglio ricordare
- oppure posso scrivere le medesime parole evocatrici su un biglietto, da mettere sul comodino o sotto il cuscino
- Per dare un tono più specifico alle parole si può anche scrivere un biglietto di richiesta preciso che aiuti ad affrontare un problema particolare
Invece al risveglio è necessaria una strategia per ricordare:
- Ad esempio ci possiamo concedere un po’ di tempo stando nel letto ad occhi chiusi dacci la possibilità di ricordare. Nel maggio del sonno di zambo il nostro secondo andando a riprendere alle sensazioni
- Dopo per evitare che il sogno possa sfumare, ci mettiamo a scrivere subito i passi salienti, prendendo appunti su un quaderno apposito, che teniamo sul comodino.
- oppure possiamo contare su qualcuno appena possibile, magari anche solo i tratti salienti.
- Scriviamo per un sogno la data e il titolo anzitutto per dare un tempo preciso in modo da poterli rivedere in seguito. A ricordare ciò che abbiamo percepito come essenziale
- Se ci piace di più possiamo anche disegnare il sogno stesso a nostro piacimento
- Infine possiamo anche annotare, oltre al sogno, tutte le osservazioni che ci vengono spontanee: i personaggi, le emozioni, i pensieri, cercando le associazioni vissute con altri sogni.
Allenarsi per ricordare i sogni è un metodo che ci aiuterà ad avere ricordi più chiari e mantenere più a lungo memoria dei particolari:
- Proprio al momento del risveglio che sia durante la notte o al mattino rimaniamo immobili cercando di non pensare di mantenere atteggiamento concentrato alla ricerca e in ascolto dei sogni
- quando si affaccia un’immagine alla nostra mente di un ricordo restiamo a contemplare con distacco
- Lasciamo che siano i particolari stessi a chiarirsi e a precisarsi. Restiamo in attesa di costruire il ponte tra coscienza del sonno e quella della veglia, una struttura solida che resista quando saremo svegli o anche più tardi nella mattinata.
- Ripetiamo questo esercizio tutte le mattine senza scoraggiarci nel caso in cui non ricordassimo molto. Con costanza e ripetizione potremmo ottenere dei risultati solidi che potremmo attivare con facilità nel futuro.
In genere è necessario ripetere queste attività di ricordo e riporto del sogno per circa 30 giorni modo da renderla una tecnica a portata di mano.
Sfogliando il libro di Petra G.Nocelli, “Conosci possiedi trasforma” potete trovare ulteriori spunti, un aiuto per elaborare il materiale onirico.


